separazione consensuale e mantenimento

Separazione consensuale e mantenimento

Avvocato Berti
Latest posts by Avvocato Berti (see all)

Cos'è l'assegno di mantenimento per la separazione

In costanza di matrimonio, l’art. 143 del codice civile obbliga i ciascun coniuge all’obbligo di assistenza materiale nei confronti dell’altro coniuge. Inoltre, ai sensi dell’art. 147 del codice civile, ciascun genitore ha l’obbligo di mantenere la prole minorenne o economicamente non autosufficiente.

Prima della separazione l’obbligo di mantenimento si traduce nell’obbligo di soddisfare le esigenze economiche del coniuge e dei figli, qualora non abbiano sufficienti risorse a provvedervi.

Tale obbligo si ripercuote normalmente anche durante la fase di separazione, dovendo il coniuge economicamente più forte, versare un assegno di mantenimento di separazione, sia nei confronti dell’altro coniuge, sia nei confronti del figlio non autosufficiente, anche se con questi è venuta meno la convivenza.

A tale regola, fanno eccezione alcune situazioni:

  • il coniuge economicamente debole perde il diritto all’assegno di mantenimento se la separazione gli è addebitata, e cioè se il ménage familiare è diventato intollerabile per sua colpa (tradimento, abbandono del tetto coniugale ….) in base all’art. 156 del codice civile;
  • non esiste un coniuge economicamente debole: entrambe percepiscono (grossomodo) lo stesso reddito, anche se da fonti diverse;
  • il figlio è maggiorenne e economicamente autosufficiente: ha un impiego stabile e/o dispone di altre risorse che potrebbero garantirgli l’indipendenza.

Come viene calcolato l’importo dell’assegno di mantenimento?

Occorre dividere i casi: nella separazione consensuale il mantenimento viene normalmente concordato tra i coniugi. Tuttavia, l’importo per il mantenimento in favore del figlio non autosufficiente, deve essere ritenuto congruo da parte del giudice.

Al contrario, l’importo dell’assegno di mantenimento nella separazione giudiziale è stabilito dall’autorità giudiziaria: in primo luogo dal Presidente del Tribunale, e successivamente dal collegio che decide sulla domanda di separazione.

Sotto questo aspetto, l’assegno di mantenimento per la separazione ha subito notevoli modifiche negli anni in virtù di nuovi orientamenti giurisprudenziali. Per molto tempo veniva riconosciuto solo perché un coniuge percepiva un reddito inferiore rispetto all’altro e per garantirgli un tenore di vita uguale a quello vissuto in costanza di matrimonio.

separazione consensuale e mantenimento

La modifica dell'assegno di mantenimento per la separazione

Recentemente, la Cassazione ha rivisitato i principi ispiratori dell’obbligo dell’assegno di mantenimento in separazione prevedendo molti casi in cui non è dovuto (Cass. sent. n. 11538/17 e Cass. S.U. sent. n. 18287/18). Considerata l’età anagrafica, la posizione sociale e altre circostanze personali, l’assegno di mantenimento non è dovuto quando il coniuge meno abbiente ha tutte le risorse sufficienti per rendersi autonomo ed economicamente autosufficiente. Infatti oggi il semplice divario tra i redditi degli ex coniugi, di per sé, non legittima più il riconoscimento di un congruo assegno di mantenimento dopo la separazione ma il giudice deve accertare una serie di elementi ulteriori, tra i quali che tale disparità derivi da scelte maturate e condivise da entrambi i coniugi durante o prima il matrimonio (ad esempio quando la moglie sceglie di lasciare il lavoro per dedicarsi alla casa e ai figli, rinunciando così alla propria crescita professionale).

Il giudice, deve anche verificare se il coniuge richiedente abbia un’età giovane che nonostante lo stato di disoccupazione o di difficoltà economica, gli permetta di riuscire a trovare una collocazione nel mondo del lavoro (Trib. Castrovillari, sent. n. 139/2022).

L’obbligo dell’assegno di mantenimento dopo la separazione non è, però, eterno ed immutabile.

L’importo dell’assegno di mantenimento può essere modificato, al variare delle condizioni economiche o familiari di uno dei due coniugi. Ad esempio se il coniuge obbligato perde il lavoro, oppure ha un figlio da una relazione more uxorio, può chiedere una riduzione dell’obbligo. Parimenti, può essere chiesta una riduzione se il coniuge beneficiario incrementa la sua situazione reddituale o patrimoniale.

Inoltre, il diritto all’assegno di mantenimento per la separazione viene perso in alcuni casi:

  • il coniuge perde il diritto all’assegno di mantenimento se dopo la separazione instaura una nuova relazione ed una convivenza con un’altra persona, purchè caratterizzata da stabilità e continuatività,
  • il figlio perde il diritto all’assegno di mantenimento quando raggiunge l’indipendenza economica.

Dove opera BT Studio Legale

Lo Studio Legale Berti e Toninelli opera presso i Tribunali di Pistoia, Firenze, Lucca e Prato e fornisce consulenza in tutta Italia tramite i servizi online. Si trova a Pistoia in Piazza Garibaldi n. 5.
Per richiedere consulenza o assistenza legale, è possibile utilizzare i pulsanti qui sotto.

Come funziona la Consulenza Online dello Studio Legale Berti Toninelli