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La successione dell’auto, del conto corrente e dei libretti postali

  • Categoria dell'articolo:Diritto civile
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Casi particolari di successione

La successione dell’auto, del conto corrente e dei libretti postali

Al momento dell’apertura della successione, alcune situazioni possono essere particolarmente complicate. Si tratta della successione dell’autovettura del defunto, la successione del libretto postale o la successione del denaro sul conto corrente.
Per quanto riguarda la successione dell’auto del defunto va innanzitutto distinta l’ipotesi in cui ad ereditare l’auto sia una sola persona o più eredi.
Nel primo caso (ad esempio nel caso dell’erede unico, o nel caso di legato), quando l’automobile va in successione è necessario che l’erede designato comunichi tempestivamente al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) l’accettazione dell’eredità, al fine di poter effettuare le pratiche di volturazione.
Fino a tale momento, l’automobile in successione rimane intestata de cuius. In casi particolare, è possibile chiedere la nomina di un curatore dell’eredità giacente, affinché provveda appunto agli atti di conservazione del bene (attività di manutenzione, pagamento del bollo, pagamento del servizio di parcheggio custodito …).
Diversamente nel caso di più eredi che abbiano accettato l’eredità, sull’autovettura in successione si forma la comunione ereditaria, per la quale ciascun coerede è proprietario di una quota.
I coeredi possono allora decidere di vendere le proprie quote ad uno di essi, o ad un terzo, che previa registrazione dell’atto di vendita, potrà effettuare le pratiche di volturazione.
La situazione si complica quando gli eredi non concordano su chi può intestarsi l’autovettura compresa nella successione. In tal caso occorre procedere ad una divisione ereditaria.
Le successive pratiche di volturazione dell’auto, richiederanno non solo la trascrizione dell’accettazione dell’eredità, ma anche la trascrizione dell’atto di divisione.

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La successione del libretto postale

Analogamente ci si comporta per il caso del la successione del libretto postale.
Dal momento della morte del titolare, il libretto viene bloccato fino a quando gli eredi presentano presso gli uffici postali la documentazione attestante l’apertura della successione, in modo da subentrare nella titolarità dei libretti postali.
Nello specifico, la documentazione che bisogna presentare agli uffici postali è:

  • l’estratto dell’atto di morte rilasciato dall’Anagrafe del Comune;
  • l’atto notorio o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con tutti i dati del de cuius e degli eredi,
  • il documento di identità del richiedente;
  • il documento d’identità di tutti gli eredi,
  • la dichiarazione di successione recante ricevuta dell’Agenzia delle Entrate.

Tuttavia, se il libretto postale caduto in successione era intestato anche ad altre persone, la morte di un contitolare determina l’estinzione del libretto.

La successione del conto corrente

Analogamente ci si comporta per il caso del la successione del libretto postale.
Dal momento della morte del titolare, il libretto viene bloccato fino a quando gli eredi presentano presso gli uffici postali la documentazione attestante l’apertura della successione, in modo da subentrare nella titolarità dei libretti postali.
Nello specifico, la documentazione che bisogna presentare agli uffici postali è:

  • l’estratto dell’atto di morte rilasciato dall’Anagrafe del Comune;
  • l’atto notorio o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con tutti i dati del de cuius e degli eredi,
  • il documento di identità del richiedente;
  • il documento d’identità di tutti gli eredi,
  • la dichiarazione di successione recante ricevuta dell’Agenzia delle Entrate.

Tuttavia, se il libretto postale caduto in successione era intestato anche ad altre persone, la morte di un contitolare determina l’estinzione del libretto.

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